mercoledì 8 maggio 2013

Un minuto di silenzio per il gobbo, infimo suggeritore di un paese corrotto.

Un minuto che getta il silenzio su più di mezzo secolo di oscura storia...



"Tornando poi a Lei, on. Andreotti, per nostra disgrazia e per disgrazia del Paese (che non tarderà ad accorgersene) a capo del governo, non è mia intenzione rievocare la grigia carriera. Non è questa una colpa. Si può essere grigi, ma onesti; grigi, ma buoni; grigi, ma pieni di fervore. Ebbene, on. Andreotti, è proprio questo che Le manca. Lei ha potuto disinvoltamente navigare tra Zaccagnini e Fanfani, imitando un De Gasperi inimitabile che è a milioni di anni luce lontano da Lei. Ma Le manca proprio il fervore umano. Le manca quell’insieme di bontà, saggezza, flessibilità, limpidità che fanno, senza riserve, i pochi democratici cristiani che ci sono al mondo. Lei non è di questi. Durerà un po' più, un po' meno, ma passerà senza lasciare traccia".

Da una lettera scritta durante la prigionia da Aldo Moro.



Un sunto di Marco Travaglio in una puntata di "Annozero" di qualche anno fa:




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