lunedì 26 agosto 2013

La ritirata dei falchi e il governo delle larghe "imprese".


Berlusconi dice ai suoi falchi (e guardando negli occhi Maurizio Gasparri non poteva esserci paragone zoologico più appropriato) di abbassare i toni. I ben pensanti ipotizzano che lo stia facendo perchè si sia reso effettivamente conto che in un momento come questo le polemiche non giovano a nessuno, quelli più cattivelli credono che abbia sondato il terreno e non sia più così sicuro di vincere nel caso di nuove elezioni, ma probabilmente la tesi più realistica è quella che collega il segnale di ritirata al crollo che ha avuto Mediaset nelle ultime ore in borsa.
Infatti proprio su una delle testate del cavaliere fraudolento si legge questo:

Marina e Fidel (Confalonieri) glielo avevano detto: "Occhio Silvio, perchè da quando ci sono le larghe intese Mediaset vola in borsa. E aprire una crisi di governo ora sarebbe un salto nel buio. Pensa alle tue aziende". (fonte Libero.it)

In sostanza se si attaccano le larghe intese Mediaset crolla di riflesso, applicate come in matematica le formule inverse derivanti da questa operazione e avrete uno dei punti saldi di questo governo delle larghe "imprese" e forse anche la motivazione del perchè Violante (PD), che già in passato si è manifestato arduo sostenitore del delinquente e delle sue aziende, oggi se ne sia uscito con una frase del genere:  "Noi siamo una forza legalitaria e questo ci impone di ascoltare le ragioni dell'accusato".
Ora qualcuno per favore faccia notare a Violante che il suo protetto non è un accusato, ma bensì un condannato in via definitiva e che in Italia i gradi di giudizio sono (per sua sfortuna) soltanto 3, quindi i tempi dell'accusa sono belli che andati.

martedì 18 giugno 2013

La credibilità della stampa e del servizio informativo italiano.

foto postata da Daniele Del Grosso  parlamentare a 5 stelle

Questa foto attesta quanto sia "veritiera" l'attività informativa della maggior parte della stampa italianaquesti ci campano di querele, tanto poi se perdono pagano con i soldi del finanziamento all'editoria, per loro ormai è un investimento, come a quelli a cui conviene pagare una multa se vengono beccati piuttosto che pagare le tasse. L'unica cosa per combattere tutto ciò è denunciare e far girare le panzane palesandole a tutti.
E non chiamiamolo malcostume, ma con il nome che merita,è un cancro.

giovedì 30 maggio 2013

I giornalisti dicono "i grillini parlano solo di scontrini" e intanto continuiamo a goderci il porcellum.


Ieri 29/05/2013 si votava in aula l'abolizione del porcellum, l'attuale legge elettorale che annulla la volontà popolare e che è l'unica ragione dell'ingovernabilità visto che andava bene finchè a "combattersi" erano in due sostenuti poi da una costellazione infinita di partitini instabili (che per fortuna alle ultime elezioni sono spariti).
A proporre la mozione per abolire il porcellum è Giacchetti insieme a pochi altri firmatari del PD, ma all'atto della votazione la stragrande maggioranza del PD insieme al PDL, Lega, Fratelli d'Italia e Montiani (415 voti in totale) vota per mantenere il porcellum, mentre il Movimento 5 Stelle compatto, insieme a Sel e i pochi promotori firmatari del PD (quanti partiti esistono nel PD?) votano a favore raggiungendo però solo 139 voti.
C'è da chiedersi quanta volontà ci sia da parte dei più di cambiare questa legge elettorale che in realtà è l'unica cosa che li tiene a galla e senza la quale (senza l'assegnazione del premio di maggioranza al PD che si vede assegnati il doppio dei senatori per pochi punti percentuali di vantaggio) probabilmente non sarebbero lì a percepire i loro stipendi d'oro e a fare i loro giochi di lobby.

Inoltre sul blog di Grillo si legge di come questa maggioranza parlamentare sia riuscita a bloccare le proposte del capogruppo al Senato Vito Crimi su riforme importanti quali l'inserimento di un referendum consultivo oltre a quello propositivo e abrogativo senza quorum; la riduzione dei parlamentari, dei consiglieri comunali e l'abolizione delle province su scala nazionale (per ora ci sono riusciti in Sicilia); fissare un numero massimo di mandati per scongiurare il carrierismo e far sì che la politica ritorni ad essere un servizio del cittadino per il cittadino.

mercoledì 8 maggio 2013

Un minuto di silenzio per il gobbo, infimo suggeritore di un paese corrotto.

Un minuto che getta il silenzio su più di mezzo secolo di oscura storia...



"Tornando poi a Lei, on. Andreotti, per nostra disgrazia e per disgrazia del Paese (che non tarderà ad accorgersene) a capo del governo, non è mia intenzione rievocare la grigia carriera. Non è questa una colpa. Si può essere grigi, ma onesti; grigi, ma buoni; grigi, ma pieni di fervore. Ebbene, on. Andreotti, è proprio questo che Le manca. Lei ha potuto disinvoltamente navigare tra Zaccagnini e Fanfani, imitando un De Gasperi inimitabile che è a milioni di anni luce lontano da Lei. Ma Le manca proprio il fervore umano. Le manca quell’insieme di bontà, saggezza, flessibilità, limpidità che fanno, senza riserve, i pochi democratici cristiani che ci sono al mondo. Lei non è di questi. Durerà un po' più, un po' meno, ma passerà senza lasciare traccia".

Da una lettera scritta durante la prigionia da Aldo Moro.



Un sunto di Marco Travaglio in una puntata di "Annozero" di qualche anno fa:




martedì 7 maggio 2013

C'è opposizione e opposizione.




Quando Lega, Fratelli d'Italia e SEL hanno annunciato che si sarebbero staccati dal governissimo per passare all'opposizione non riuscivo a capire perchè, non capivo (nonostante conoscessi l'incoerenza della vecchia politica) perchè a poco più di un mese dalle elezioni si fossero staccati così dai partiti che hanno appoggiato in coalizione quando era comunque palese che la linea sarebbe stata quella del salvacondotto Berlusconi-MpS che si verificherà a breve.

Poi ho capito... quando si è iniziato a parlare di organi di garanzia ho capito.

Ho capito che lo hanno fatto per avere una garanzia sugli organi di garanzia...
Mi spiego, le presidenze di copasir e vigilanza RAI vengono di norma assegnate all'opposizione per garantire una tutela, una volta venutosi a creare il "governone tutti amici a larghe intese" che succede? Chi ci rimane all'opposizione? Ma quelli strani, i nuovi arrivati, quelli che dicono delle cazzate tipo "l'onoestà andrà di moda", quelli che filmano le cose e le riportano all'esterno, quelli che smascherano gli inciuci e gli intrighi, i "grillini".
Probabilmente se questi organi venissero assegnati a loro, gli altarini da scoprire formati dalla stratificazione di anni di malapolitica, strane trattative, corruzione ecc. verrebbero a galla, e che si fa per impedirlo? I partiti si prendono una fetta di opposizione, Anche se con numeri esigui rispetto al 25%circa del M5S.
Ed è mai possibile che nonostante i pochi numeri assegnino queste importanti cariche a questi partitini piuttosto che al Moveimento 5 stelle che ha 1/3 dei voti di tutto il parlamento?
Per sapere questo bisognerebbe avere la sfera di vetro, oppure basta aspettare un po, intanto c'è da ricordare che il presidente della Camera dei Deputati (ovvero la terza carica dello stato) è espressione di SEL, che è in parlamento con il 3% circa.

Tutto è possibile per il vecchio sistema, tanto ci sono i giornali e le tv a legittimare tutto...

martedì 23 aprile 2013

Il ventennio delle larghe intese.



Vi racconto una storia che è iniziata quando frequentavo la terza elementare, una storia che inizia dopo la caduta della prima Repubblica, dopo tangentopoli, dopo Craxi che favorisce le reti private (in particolare rete 4 di Berlusconi, piantando il seme della più grande anomalia italiana), dopo che Berlusconi e Dell'Utri fondano Forza italia con dei fondi di dubbia provenienza, tutto il resto è gossip...



1992-Governo Amato-Ciampi
1993-Berlusconi "scende in campo".
1994-Berlusconi vince le elezioni contro Occhetto che era dato per favorito.
-D'Alema diventa segretario del PDS.
1995-Bossi rovescia il governo Berlusconi.
-si torna alle elezioni.
-D'Alema rassicura Mediaset “è un grande patrimonio del paese.
1996-l'Ulivo con Prodi vince le elezioni.
1997-D'Alema rivendica la leadership promuovendo Berlusconi a costituente in cambio del suo sostegno alla candidatura per la presidenza della commissione parlamentare bicamerale per le riforme istituzionali.
-Berlusconi fa passare il presidenzialismo e il turno unico, in seguito manda all'aria la bicamerale.
-Prodi non fa niente per quanto riguarda il conflitto di interessi.
1998-Bertinotti rovescia Prodi.
-D'Alema prende il posto di Prodi evitando le elezioni anticipate e si allea con Mastella e Cossiga.
2000-D'Alema si dimette dopo la sconfitta delle regionali.
-Amato sostituisce D'Alema.
2001-Berlusconi vince le elezioni.
2002-editto bulgaro e legge Cirami.
2003-approvazione del lodo Schifani.
2004-revisione del conflitto di interessi.
2005-dopo il tracollo del centrodestra alle regionali Berlusconi presenta le dimissioni del governo al quirinale per poi iniziare subito una nuova legislatura appoggiato da UDC e nuovo PSI dando vita alla legislatura più lunga dopo quella di Mussolini.
2006-ricandidatura di Prodi.
-D'Alema e Fassino indagati per la scalata Unipol.
-Prodi vince le elezioni ma governa con soli due senatori in più.
-Bertinotti diventa Presidente della Camera.
-D'Alema si candida per il Quirinale raccattando i voti del centro destra ma non riesce nell'impresa.
-Napolitano viene eletto Presidente della Repubblica.
-D'Alema Diventa Ministro degli Esteri e Vice Presidente del consiglio.
2007-nasce il PD.
-D'Alema scandalo intercettazioni consorte.
-Veltroni è segretario del PD e propone a Berlusconi un sistema elettorale all'americana, con due soli grandi partiti.
2008-Mastella sfiducia Prodi sentendosi minacciato perché fa parte della miriade di partitini che reggono quel governo ormai istabile.
-Berlusconi vince le elezioni dopo la scelta di Veltroni di non allearsi con la sinistra radicale e dopo una penosa campagna elettorale.
-Veltroni si dimette sostituito da Franceschini.
-Franceschini viene a sua volta sostituito da Bersani alla guida del PD.
2009-Bersani non fa assolutamente niente per contrastare la politica ad personam di Berlusconi.
2010-Berlusconi dopo il pessimo governo rischia di cadere sfiduciato da Fini e i suoi.
-Napolitano rinvia il voto di sfiducia di un mese.
-la mozione di sfiducia non passa e gira voce che nel mese donatogli da Napolitano Berlusconi abbia il tempo di corropere dei parlamentari (tra cui Scilipoti, De Gregorio e Razzi).
-Berlusconi dice che la crisi non esiste e che i ristoranti sono pieni ma dopo un anno è costretto a dimettersi a causa dello spread alle stelle.
2011-Napolitano e Bersani optano per un governo tecnico invece delle elezioni dando modo a Berlusconi di riprendersi con un anno di tempo.
2012-il governo tecnico di Monti attua le politiche dell'austerità chieste dall'Europa.
2013-il PD è dato per favorito alle successive elezioni e Bersani si adagia in questa condizione presentando addirittura in maniera evidentemente prematura la sua squadra di governo.
-in due mesi di campagna elettorale il PD perde 12 punti e vince le elezioni ai decimali.
-entra in scena la variante del Movimento Cinque Stelle.
-Bersani chiede al M5S un'alleanza nonostante la loro impossibilità data dal regolamento e soprattutto la poca voglia di dare fiducia a persone che hanno fatto lo sfacelo di questo paese.
-il M5S chiede un governo fuori dai partiti.
-Napolitano dice no e da l'incarico esplorativo a Bersani.
-Bersani chiede la fiducia al M5S che però ribadisce la sua posizione.
-Napolitano nomina 10 saggi che provengono solo dall'aria dei partiti.
-i dieci saggi non trovano soluzioni e il mandato di Napolitano scade.
-dalle quirinarie del M5S escono i nomi di Gabanelli, Gino Stada e Stefano Rodotà, candidati che piacciono molto alla base del PD.
-Bersani però in accordo con Berlusconi candida Marini.
-Milena Gabanelli e Gino Strada si ritirano cedendo la candidatura a Rodotà.
-la base del PD si infiamma e chiede di votare Rodotà ma Bersani tira dritto su Marino che non ce la fa a raggiungere il quorum.
-per ristabilire un contatto con i suoi elettori il PD candida Prodi ma neanche quest'ultimo raggiunge il quorum.
-il PD decide di votare scheda bianca e si fa largo l'ipotesi di un Napolitano bis.
-Napolitano risponde a queste dichiarazioni: "Alla vigilia della conclusione del mio mandato voglio sottolineare come la conclusione corrisponda pienamente alla concezione che i padri costituenti ebbero della figura del presidente della Repubblica. Il già lungo settennato al Quirinale corrisponde bene alla continuità delle nostre Istituzioni ed anche alla legge del succedersi delle generazioni (7 marzo 2013).
La mia rielezione sarebbe una non soluzione perché ora ci vuole il coraggio di fare delle scelte, di guardare avanti, sarebbe sbagliato fare marcia indietro, sarebbe ai limiti del ridicolo. Tutto quello che avevo da dare ho dato. Niente soluzioni pasticciate e all’italiana (14 aprile 2013)".
-Berlusconi, Monti e Bersani vanno da Napolitano e gli chiedono la disponibilità ad un secondo mandato.
-Napolitano accetta.
-la folla fuori a Montecitorio acclama Rodotà.
-Napolitano viene rieletto Presidente della Repubblica.
-Letta viene indicato da Napolitano per formare un esecutivo di larghe intese che unisca le maggiori forze politiche.

Tutto questo naturalmente contornato da i vari lodi, legittimi impedimenti, festini, corruzioni, giri di prostituzione, pedofilia, cene e bunga bunga, collusioni mafiose e tutte quelle cose che hanno caratterizzato i governi Berlusconi e che hanno fatto della dignità della politica una questione di gossip che passa sottotraccia e che non indigna più nessuno.

In conclusione ci sono due strade, lasciare il paese nelle mani di questi “legittimi governati” o riprendercelo.


*Questo elenco è parziale, se qualcuno ha dei suggerimenti per ampliare la cronistoria scriva alla pagina facebook "Il Rospo" postando o inviando un messaggio privato con scritto "20 anni" seguito dall'informazione e le date, una volta verificata l'informazione verrà inserita nella lista e pubblicata.

(Tra le fonti dalle quali ho attinto queste informazioni ci sono Wikipedia, beppegrillo.it e l'editoriale di Marco Travaglio del 18 aprile 2013 a "Servizio pubblico").

lunedì 22 aprile 2013

Quelli che l'inciucio non lo volevano.

È passata abbastanza in sordina la manifestazione che ieri 21 aprile ha visto protagonisti quelli che l'inciucio "Napolitano" non lo vogliono, molti i simpatizzanti del M5S, altrettanti gli elettori delusi del PD. La gente è tanta, troppa, piazza SS. Apostoli non la contiene più, è atteso l'intervento di Grillo ma per motivi logistici e di ordine pubblico questo passa, fa un saluto e se ne va.

La piazza è convocata per le 15:00 e dopo pochi minuti è già gremita e quando ci si rende conto che è troppo piena per contenere tutti si decide di formare un corteo e di camminare fino al Colosseo; mentre il corteo si forma continua ad arrivare gente, tanta da invadere tutta via dei fori imperiali.
Descrivere con le parole il quantitativo di persone sarebbe difficile per cui posto di seguito dei video che saranno sicuramente più esaustivi.







Giunti al Colosseo c'è qualche momento di stallo, un po di malumore si diffonde, la Lombardi (capogruppo del Movimento 5 stelle alla Camera) parla alla folla, non ha il megafono, è tutto improvvisato, nessuno era preparato ad un palesarsi così indecente della disfatta.
Dicono di disperderci ma la piazza non vuole, è come se ci si arrendesse, qualche animo si infiamma e propone di andare al quirinale. “A fare cosa?” dice qualcun altro “Tutto è avvenuto nel sottobosco della legalità”. Ci si sposta sotto l'arco di Costantino, c'è più spazio ed è li che la rabbia si dissipa e si trasforma in qualcosa di più costruttivo, qualcosa che non si vedeva da tempo, un atto degno della parola Democrazia.
I Parlamentari del Movimento si affacciano da un terrapieno tra la gente che sta su e quella che sta sotto a discutere sul da farsi, si scusano per l'esito della manifestazione improvvisata, stanno tra la gente, ne ascoltano i problemi, cercano insieme soluzioni...anche di questo momento aggiungo un video.





E questa è una panoramica su tutta la manifestazione, i tg e i giornali (qualcuno escluso) parleranno di poche migliaia di dissidenti, a voi le riflessioni finali.